Non male, anche se è evidente lo sbilanciamento tra parte del film più fisica (quella condita da violenza creativa e a tratti inaudita) e quella più spirituale e politica, col protagonista in cerca di se stesso o forse di qualcos’altro (ma chissenefrega?).
Un lottatore mascherato escogita un piano per mettere a segno la sua personale vendetta nei confronti di un poliziotto; troverà il modo di unirsi a un’altra “crociata”, non personale.
Il protagonista (e regista) ha la faccia giusta, come detto i momenti migliori sono quelli di intrattenimento puro, in cui ci si mena e si muore, facendo comunque notare che questo film non ha alcun valido motivo per durare 112 minuti.
Monkey Man (2024) – di Dev Patel