Amanda Knox e il delitto di Perugia, più o meno la storia è questa, ma raccontata dal punto di vista del padre (un imbolsito e convincente Matt Damon), che si improvvisa investigatore per tentare di scarcerare la figlia incarcerata, accusata dell’omicidio di un’amica.
Dura tantissimo (due ore e dieci minuti), ma è un peccato che si può perdonare a un film che non perde tempo e racconta quello che deve raccontare: non solo le indagini, ma anche il rapporto padre-figlia e la nuova famiglia del padre, che potrebbe nascere dall’incontro con una madre single.
Il guaio però è proprio il thriller puro, la parte delle indagini, la più interessante. Le rivelazioni portano parecchie perplessità. Ad esempio, tentando di non raccontare la trama e lo snodo decisivo: che senso ha mettere sulle tracce del nuovo accusato…con ciò che si scoprirà alla fine? E come fanno gli inquirenti a scoprire fin dove si spinge il padre?
Se ce la fate a non farvi le due domande (o semplicemente siete più svegli di noi), allora poco da ridire: buon film.
La ragazza di Stillwater (Stillwater, 2021) – di Tom McCarthy