Millesimo film, solo nell’ultima settimana, sulla Terra prossima alla distruzione. In questo caso la minaccia è nientemeno che la Luna, uscita dalla sua orbita e sempre più minacciosamente vicina. Si scoprirà che la minaccia in realtà è altra.
Mettiamola così: nell’ambito dell’intrattenimento puro, godibile la prima parte, gli effetti speciali sono d’alto budget-livello, ma quando scatta la missione di salvataggio e viene rivelata la vera natura della Luna…no, dai, è troppo anche per un film di fantascienza-distruzione senza velleità artistiche. Un delirio alla Matrix (citazione non casuale).
Poi basta con la mania di inserire, in questo tipo di film, le storielle collaterali legate alla famiglia di questo o quel protagonista, rapporti in crisi marito-moglie o figli-genitori, che poi troveranno modo di… Ma basta! Chissenefrega. E’ un film a cervello spento (dello spettatore): spacca tutto, fai morire qualche miliardo di persone e levati di torno. Come se durante una partita di calcio interrompessero il gioco per inserire un balletto classico.
Moonfall (2022) – di Roland Emmerich