D’accordo che si tratta del terzo capitolo di una saga, ma per quale motivo uno dovrebbe capire l’inizio? Pensano che il giorno prima siamo andati a rivederci il secondo capitolo, prendendo appunti? Se renderlo completamente indipendente dal secondo capitolo non era possibile, fare un piccolo riassunto pareva brutto?
Per quale motivo a inizio film Edoardo Leo scompare in un portale spazio temporale? Boh.
Perché sono in grado di viaggiare nel tempo? Chi se lo ricorda.
Per quale motivo Giallini e soci devono rubare la Gioconda e vengono spediti nella Seconda Guerra Mondiale? Boh.
Perché non c’è più Gassmann? Boh. Forse ne fanno cenno, ma boh.
E che dire del furto, che avviene… durante i titoli di testa, sottratto alla vista dello spettatore? Ri-boh.
Per carità, si sorride pure quando l’allegra brigata incontra Pertini, re Vittorio Emanuele e il Duce, ma la sparatoria finale è una fastidiosa caciara e l’incomprensibilità iniziale, peraltro ormai comune a quasi tutti i film tratti dai fumetti Marvel (di cosa stiamo parlando? Ce lo spiegate per favore?) non esiste, è inaccettabile.
C’era una volta il crimine (2022) – di Massimiliano Bruno