A metà strada, tra l’inguardabile e l’imbarazzante.
Inguardabile per assenza di trama, imbarazzante non tanto per il 70enne Liam Neeson, che tiene testa a 30enni addestrati e armati fino ai denti, quanto per alcune scene “discutibili”, ad essere buoni.
Esempio: possibile lo stratagemma di Neeson (prima scena) per salvare una tizia sotto copertura… sia passare sul retro della baracca? Tutti scemi quelli che vogliono menarla e stanno davanti? A nessuno che venga in mente di fare un giretto sul retro? Dai, su…
E quando Neeson fa saltare l’auto di chi gli sta dando la caccia? Loro lo guardano dalla finestra e lo tengono sottotiro: perché non gli sparano? Saranno si è no 20 metri. Dai, su…
Per non parlare dell’eliminazione del giornalista sbagliato, dopo aver visto più volte quello giusto parlare con la spia. Dai, su…
La trama: agente FBI buono contro agenti FBI cattivi. E badate bene che la trama appena descritta in 7 parole è integrale, non abbiamo omesso nulla.
Nota a margine: ci saremo sicuramente distratti, ma il titolo del film? A caso?
Blacklight (2022) – di Mark Williams