Trash purissimo, oseremmo dire cristallino.
Il problema di questo film, serio e – pare di capire – pure con qualche aspirazione artistica, è che il protagonista non si può guardare. Fa morire dal ridere. Come si fa a rimanere seri osservando la bimba-pecora? (vedi foto sotto)
Nasce da una pecora un mostriciattolo col corpo di bimba e la testa di pecora… e va bene così, i due pastori decidono di adottarla e di trattarla come loro figlia, in grande serenità, come fosse una cosa normale.
Paesaggi e fotografia splendidi, il film è ben confezionato. Ma ribadiamo: come si fa a rimanere seri? E il finale… santissimi dei del cinema, il finale… Ancora più trash della bimba-pecora.
Trash purissimo, oseremmo dire cristallino.
Parentesi: questo è il film della bimba-pecora. Sarà mai possibile attendere 37 minuti per vederla comparire sullo schermo?
Subito la legge per impedire ai film – salvo comprovate necessità artistiche – di durare più di una partita di calcio. Così vediamo se i registi la smettono di perdere tempo.
Lamb (2021) – di Valdimar Jóhannsson