Che uno pensa: è un sedicente thriller, la trama assente non importa, i comportamenti bizzarri dei personaggi pure, chissenefrega di telefonini che appaiono e scompaiono a seconda delle esigenze di sceneggiatura e di gente che non se ne va quando dovrebbe, amen.
Almeno farà paura. No.
Almeno terrà lo spettatore in tensione. Macché.
Almeno ci saranno un sacco di morti e feriti. No.
Almeno ci saranno sofisticati meccanismi psicologici. Non scherziamo.
Quindi? Quindi impresentabile.
Due giovani cantanti si rivolgono al loro idolo per ottenere consigli. Ma il loro idolo è una fuori di testa.
Semplicemente ridicole le canzoni doppiate in italiano. Ma questo è un “virtuosismo” del doppiaggio italiano, unica colpa da non ascrivere a staff e cast del film.
Messaggio finale per i titolisti italiani: guardate che “Torn hearts”, il titolo originale, è il nome del gruppo delle due giovani cantanti. Non può essere tradotto. E’ come se uno dicesse di essere fan degli “Scarafaggi” anziché dei “Beatles”. Almeno prima di rovinare i titoli guardateli i film, grazie.
Cuori strappati (Torn hearts, 2022) – di Brea Grant