Inutile perdere tempo a raccontare una “trama” scritta probabilmente su un tovagliolo, a fine pasto, tra il dolce e il caffè. Anzi no, è giusto far sapere: un gruppo di amici si ritrova in una casa e dopo una mezz’oretta di nulla cosmico finalmente qualcuno muore. Emergono tensioni nei rapporti, che portano a due domande: chi è l’assassino? Ma soprattutto: chissenefrega?
Tanto dall’aria che si respira è facile pronosticare che si tratterà di qualcosa di poco conto. Infatti.
Che uno pensa: beh, ma se hanno deciso di realizzare un film avranno almeno un bel colpo di scena da giocarsi, no? No.
E sempre in tema di domande: la slinguazzata lesbo che apre il film, che caspita c’entra? Per carità, è sempre un bel vedere, ma cosa vorrebbe significare a livello artistico?
Bodies bodies bodies (2022) – di Halina Reijn