Carino ma senz’anima e con un finale indecente. Meglio.
Lo schema è consolidato e sempre vincente (cena con delitto: chi è l’assassino? Sono in tanti ad avere buoni motivi per uccidere), gli attoroni ci sono, da Edward Norton a Daniel Craig, il tono è quello giusto, il film non si prende troppo sul serio.
Cosa manca allora? Una motivazione criminale avvincente.
“Glass Onion” è ben diretto e interpretato, ma a forza di spiegazioni e rivisitazioni, sedicenti colpi di scena e cambi di prospettiva, si perde la voglia di seguirlo e di capirlo, vuoi per la durata sconsiderata (oltre due ore), vuoi per un “chissenefrega” di fondo su motivazioni che riguardano giochi di potere, ricatti e robe così, poco interessanti.
Finale di una bruttezza rara. Della serie: non so come farlo finire, non ho un asso nella manica e allora la butto in vacca.
Impareggiabili i titolisti italiani, capaci di modificare il titolo originale inglese in un’altra versione…inglese.
Glass onion – Knives out (Glass onion: a knives out mystery, 2022) – di Rian Johnson