Jennifer Lopez – con sguardo truce a metà tra indisposizione ed espressione da selfie per risultare più magri – in versione Ramba per salvare la figlia, che non abbiamo capito di preciso chi è che vuole ucciderla e perché ma fa niente.
Un’ora e tre quarti. Una roba del genere dura un’ora e tre quarti. E dire che dopo quarantacinque minuti il film potrebbe tranquillamente finire, perché l’operazione di salvataggio della figlia riesce. Purtroppo invece dopo tocca sorbirsi la difesa e l’addestramento di Ramba alla figlia Rambina (è normale che in un film si insegni a una minorenne a sparare ed accoltellare la gente?).
Non mancano diverse “perle” di notevole spessore: un tizio accoltellato alla schiena che si dimentica di avere un coltello nella schiena e insegue di corsa un altro tizio; Ramba che uccide un cervo per mangiarlo, per il disappunto di Rambina, quando poco distante dalla baita c’è il discount di un amico; Ramba che si sistema da sola una spalla iperlussata; Ramba col casco in testa, e la bocca invisibile che urla a Rambina di buttarsi da una motoslitta, e Rambina che la sente nonostante il rumore di due motoslitte lanciate a tutta velocità. Proseguiamo? Parliamo anche della recitazione sconcertante del cattivone Joseph Fiennes?
PS: si raccolgono firme per impedire ai film di durare più di una partita di calcio, salvo comprovate necessità artistiche.
The mother (2023) – di Niki Caro