Nemmeno a Robert De Niro e Robert Duvall, all’epoca belli e bravi (il film è del 1981), riesce il miracolo di tenere lo spettatore sveglio, al cospetto di una storia poco interessante e raccontata con una lentezza esasperante, tanto da far sembrare l’ora e mezza di durata perlomeno il doppio.
Un elemento di forte interesse ci sarebbe, ovvero l’omicidio di una ragazza letteralmente segata in due (indagine pro forma, risolta senza intoppi), ma il regista è purtroppo interessato ad altro, al noioso rapporto tra due fratelli, uno poliziotto e l’altro prete.
Ridicola e poco pertinente la versione italiana del titolo (L’assoluzione), anche se va detto che pure il titolo originale si segnala per bruttezza e scarsa pertinenza (Confessioni vere).
L’assoluzione (True confessions, 1981) – di Ulu Grosbard