Horror senza capo né coda a basso tasso di spavento e macelleria. Trattasi di nuovo capitolo, un prequel, della saga Cimitero Vivente, che comunque non necessita di preliminari studi approfonditi, visto che il “giochino” viene rispiegato in questo film: c’è un terreno maledetto, in grado di resuscitare animali e persone, che però tornano dall’aldilà in versione malvagia.
Imbarazzante la scena dell’ospedale, che si svuota completamente di medici, infermieri e malati, per concentrarsi su un inseguimento aggressore-vittima. Ma più in generale non si capisce il motivo per cui il terreno maledetto viene più raccontato che non utilizzato per sepolture e risurrezioni a favore di telecamera, unici elementi che avrebbero potuto rappresentare un minimo di interesse voyeristico. La trama nel dettaglio ve la racconteremmo anche, se solo non fossimo rimasti a metà del guado, tra “non l’abbiamo capita” e “chissenefrega?”.
Se non altro dura poco e ha una bella locandina. Scarsino il cast.
Cimitero vivente: le origini (Pet sematary: bloodlines, 2023) – di Lindsey Anderson Beer