Niente di nuovo o di particolarmente ben fatto, come detto, ma tutto sommato riesce a generare quel minimo di curiosità – grazie anche a una durata contenuta – che si traduce nella voglia di vedere come va a finire. Tanto basta.
La trama: famiglia si trasferisce in una nuova casa che reca strani simboli, e la figlia più grande scompare nel nulla.
Clamorosamente non pervenuti i titolisti italiani, che avrebbero potuto sbizzarrirsi e invece non hanno toccato il titolo originale.
The Cellar (2022) – di Brendan Muldowney