Marciatrice in rampa di lancio si affida alle “cure” del plurisqualificato compagno-allenatore. Difficile non pensare alla vicenda di Alex Schwazer, visto che fra tante discipline disponibili viene scelta proprio la marcia, ma nel giudizio del film nulla importa.
A lasciare perplessi è l’assenza di contraddittorio e di dubbi morali: atleta, allenatore, padre dell’atleta e fondamentalmente pure madre dell’atleta nulla hanno da ridire sul ricorso al doping. Così come lasciano perplessi alcune scene sportive (stile di marcia rivedibile…) e il fatto che gare di marcia regionali vengano trasmesse in diretta tv, ma in questo caso siamo (forse) ai dettagli.
Takeaway (2021) – Un film di Renzo Carbonera