I vaffa, i caXXo e insulti di varia natura sono pressoché sistematici. Non è questione di essere bacchettoni: il cinema, pur leggero, un minimo dovrebbe essere d’esempio per quanto riguarda il linguaggio, non rincorrere la quotidianità, fermo restando che nemmeno nella quotidianità il turpiloquio è così presente.
Durante un matrimonio si intrecciano varie storie e situazioni.
Trattandosi di film corale, non tutto fila liscio, alcuni personaggi sono più riusciti e altri meno, come del resto è normale che sia. Ma a dirla tutta i due “caposquadra”, Luca e Paolo, a tratti sembrano non essere troppo convinti di ciò che stanno facendo. Una situazione oggettivamente difficile da spiegare, è una sensazione soprannaturale da umili spettatori.
Al netto delle parolacce, film quasi guardabile.
Il giorno più bello (2022) – di Andrea Zalone