Ma le cose positive a conti fatti sono solo due: l’atmosfera cupa e la durata, inferiore a quella di una partita di calcio.
Il resto, boh, non è che si capisca granché: ci sono un serial killer e una medico-legale ninfomane. Trattandosi come detto di sedicente thriller artistico-onirico è un po’ tutto valido, purtroppo.
Non siamo riusciti a capire nemmeno il significato del titolo (ci saremo sicuramente distratti) e non possiamo neanche confrontarlo con l’originale, visto che il film è russo e il titolo è scritto in cirillico.
Il 13° segno (Одержимая, 2022) – di Igor Voloshin