Perché?
La resa incondizionata alla parolaccia è avvilente. Il messaggio che passa è: vabbé, tanto ormai è così nella vita di tutti i giorni, quindi continuiamo pure.
Che tristezza, il cinema non è la scuola, ma non può non sapere di avere una grande responsabilità.
Parentesi bigotta terminata, parliamo del film.
Due genitori “abbandonati” dai figli si inventano uno stratagemma per riportarli “a casa”, in un’escalation di bugie che non potrà che fare danni.
Al netto del turpiloquio, bene De Sica-Finocchiaro e il comprimario Alessandro Betti, malino i figli e la nonna.
Natale a tutti i costi (2022) – di Giovanni Bognetti