Ryan Reynolds – una recitazione simpatica come un mal di denti – scopre di essere il personaggio di un videogioco. Idea carina, ma qui iniziano i guai (nostri): esplosioni, missioni, personaggi improbabili, linguaggi nerd-ipertecnologici… un videogioco, insomma e appunto.
Magari ai bambini o agli appassionati di videogiochi potrebbe piacere, ma in tutta onestà ci pare difficile, dato che pure come semplice esercizio di effetti speciali non è nulla di che.
Ma soprattutto tocca ripartire con la nostra battaglia persa: potrà mai durare un’ora e trequarti una roba del genere? Vogliamo farla questa benedetta legge per impedire ai film di durare più di una partita di calcio, salvo comprovate necessità artistiche?
Free guy – Eroe per gioco (Free guy, 2021) – di Shawn Levy