Ovviamente presenze come quelle di Valerio Mastandrea, contadino disoccupato, o di Alessandro Gassmann, viscido frate che si esprime in “latinorum”, nobilitano il tutto, ma è tutto il cast ad essere azzeccatissimo, dal signorotto Lino Musella al consigliere Giorgio Tirabassi, passando per la consorte del signorotto alle guardie personali, tutti volti giusti al posto giusto. E non era facile, tenuto conto dei costumi d’epoca.
La trama: un signorotto di Serie B prende possesso del suo scalcinato “regno”.
Il Pataffio (2022) – di Francesco Lagi