Si parte con un broker che riceve strane telefonate da film horror, si prosegue con un omicidio forse commesso per sbaglio…e da qui si inizia a morire in grande allegria, tra colpi di scena e controcolpi di scena, mentre continuano le telefonate horror (che non abbiamo capito cosa c’entrano), per poi giungere ad un finale in cui l’arrestato/a filosofeggia addirittura su etica e religione.
La qualità è impresentabile: atmosfera e colori patinati sono quelli delle vecchie telenovele, il cast ad eccezione di Morgan Freeman (che ci fa in un film del genere?) è inguardabile, con menzione speciale in questo senso alla co-protagonista (aiuto) e ai malviventi, specie quello che tira le cuoia avvelenato (imbarazzo totale).
The minute you wake up dead (2022) – di Michael Mailer