Al.Ba.

Film a caso in pillole: Non aprite quella porta

Bene, anzi benissimo, perbacco.

Horror puro, senza fronzoli e sottotesti intellettualoidi: un gruppo di ragazzi, in viaggio in pulmino verso un concerto, raccoglie un’autostoppista in stato confusionale…e inizia il delirio. Sangue, uccisioni, mutilazioni, schifezze varie: non manca nulla. A tratti esaltante. Anche se a “incantare”, più che l’aspetto truculento, è l’atmosfera che si respira dal primo all’ultimo fotogramma, un mix di sudore, sporcizia e malattia mentale.

Solo un paio di appunti: il maniaco con la motosega si dimentica della ferita alla gamba e la tizia più resistente, nel finale, pare avere il dono del teletrasporto. Ma sono due nei, nel quadro generale (ematico) abbastanza perdonabili.

Più che un remake, una rivisitazione dell’omonimo cult del 1974. Invariato il titolo, indecente sia nella versione statunitense (Il massacro texano della motosega) che in quella italiana (Non aprite quella porta).

Non aprite quella porta (The Texas chainsaw massacre, 2003) – di Marcus Nispel

Film a caso in pillole: Non aprite quella portaultima modifica: 2024-03-21T09:21:03+01:00da
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