La storia è quella di un’amicizia tra due vicini di casa, un anziano forse malato e una donna forse non troppo soddisfatta della vita coniugale.
Non eccezionale ma molto credibile in un ruolo per lui non abituale Christian De Sica, distraente la somiglianza tra Teresa Saponangelo (brava) e la cantante Giorgia.
Il film ha il grosso merito di gettare un raggio di luce sul mistero del ben noto problema audio che affligge tanti film italiani: eh? Cosa hai detto? Puoi ripetere lentamente e scandire meglio le parole? Colpa dell’audio? Della dizione? Del doppiaggio? Qui dubbi ce ne sono pochi: quando parla De Sica si capisce tutto benissimo, quando parla Saponangelo si capisce quasi tutto, quando parlano il cameriere e il marito al massimo si intuisce.
I limoni d’inverno (2023) – di Caterina Carone