L’idea è carina (rapimento su commissione, sei malviventi chiusi con la vittima in una villa, in attesa di istruzioni), ma il film, che ripetiamo è un horror, offre il suo meglio quando horror ancora non è, col commando che si rende conto di aver rapito la figlioletta di un boss più criminale di loro.
Poi, quando “Abigail” scopre le carte, rientra nel visto e stravisto, e pure nel poco logico, con le “regole del gioco” che non brillano certo per coerenza.
Dovendo comunque arrivare a una sintesi, che comprende prima parte, seconda parte e durata assassina: bruttino, col cast che viaggia tra l’accettabile e lo sconcertante.
Abigail (2024) – di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett