La famiglia (patriarcale) è talmente strana, nelle sue dinamiche e nei suoi equilibri instabili, da risultare interessante anche per chi non è interessato minimamente al mondo del wrestling. Qui però bisogna aprire una parentesi: la predeterminazione del risultato nello sport-intrattenimento viene spiegata senza vergogna quasi a inizio film. Benissimo. Possibile poi gli incontri vengano affrontati (da chi li combatte) e vissuti (dal padre-padrone) come non fossero predeterminati? E’ un corto circuito…
Incredibile la trasformazione muscolare del protagonista Zac Efron, un incrocio tra Hulk (nel fisico) e Antonio Conte (in faccia).
Al netto di tutto ciò, il film si può guardare (magari a puntate, visto che dura più di due ore), ha una sua epica sportivo-famigliare fatta bene.
The warrior – The iron claw (The iron claw, 2023) – di Sean Durkin