Due gemelle, fin dalle prime sequenze simpatiche come una martellata sulle dita, fingono di essere un po’ autistiche un po’ catatoniche e un po’ non abbiamo capito di preciso, che tanto il mondo e la famiglia sono pieni di rimbambiti e nessuno se ne accorge. Meglio però fermarsi qui con i tentativi di razionalizzazione della trama, trattasi di film d’autore, come dimostrano gli inserti d’animazione o la lunghissima insopportabile sequenza danzereccia finale, e si sa, ai film d’autore è concesso muoversi su binari logico-alternativi.
Crescendo poi le due gemelle fanno altre cose, poco interessanti, anche se il fulcro è ovviamente sulla psicologia dei personaggi, trattandosi di cinema impegnato.
Come al solito non sposta nulla, nel giudizio, che si tratti di storia vera e/o romanzata, in discussione è solo il film, ovvero 105 minuti di sofferenza per lo spettatore ignorante, categoria alla quale orgogliosamente apparteniamo.
Le gemelle silenziose (The Silent Twins, 2022) – di Agnieszka Smoczyńska