Sembra carino, gli attori sono bravi (anche il marito, che in pratica non parla mai ma ha la faccia giusta, da serial killer) e l’incipit è avvincente: moglie scompare nel nulla, il marito viene accusato di omicidio, una donna si prende talmente a cuore il caso da diventare parte attiva nella difesa.
Il “sembra carino” è legato al fatto che non è semplicissimo seguire tutte le dinamiche della difesa, tra intercettazioni e controaccuse. Però è ben fatto e si lascia guardare.
Quindi magari se vi va di vederlo e di prendere due appunti, poi magari ci fate sapere se è un po’ troppo complicato o se non siamo stati particolarmente attenti, cosa peraltro possibile, vista la durata superiore a una partita di calcio, recupero annesso.
Un’intima convinzione (Une intime conviction, 2019) – di Antoine Raimbault