Che sia maledetto cinema d’autore lo si capisce essenzialmente da due aspetti. Il primo: la lentezza con cui arriva al dunque. Il secondo: per un’ora e un quarto i personaggi si comportano stranamente, quasi fossero sedati, mentre dovrebbero picchiarsi. E a generare ansia ci pensa la musica strumentale opprimente, non immagini e parole.
Coppia felice o quasi viene messa in crisi dal ritorno sulla scena dell’ex di lei, nuovo socio d’affari dell’attuale compagno.
Per un’ora e un quarto è tutto “sbagliato”, poi finalmente si ricordano di avere un’anima e iniziano a comportarsi “normalmente”. Purtroppo però bisogna pure sorbirsi la vicenda legata al rapporto tra il compagno e suo figlio, avuto da un precedente matrimonio.
Maledetto cinema d’autore.
Giudizio finale: la parte d’autore è soporifera, la parte per noi comuni mortali è guardabilissima, anche se con un triangolo amoroso da raccontare e attori di questo calibro (Juliette Binoche e Vincent Lindon) si poteva e doveva fare molto di più.
Osceno il titolo italiano (Incroci sentimentali), che nulla ha a che spartire con l’originale (Con amore e dedizione).
Incroci sentimentali (Avec amour et acharnement, 2022) – di Claire Denis