Bene, perbacco. Nulla di memorabile, ma comunque quasi due ore piacevoli, col piede sull’acceleratore, grazie a una sceneggiatura brillante e piena di situazioni divertenti. Tutto ruota attorno a uno staff impegnato nell’allestimento di un matrimonio in una mega villa. Problemi personali e imprevisti professionali si mischiano e fanno danni.
Una domanda però viene lecito porsela: la bruttezza media di un cast non particolarmente dotato anche dal punto di vista artistico, è voluta oppure casuale? Non era il caso di puntare su qualche attore un po’ più bravino o carismatico? Senza nulla togliere, sia messo a verbale, a una commedia che sta in piedi lo stesso.
Allucinante la versione italiana del titolo, che mischia francese e italiano (C’est la vie – Prendila come viene), con due massime che nulla hanno a che vedere col titolo originale (Le sens de la fête, Il senso della festa).
C’est la vie – Prendila come viene (Le sens de la fête, 2017) – di Eric Toledano, Olivier Nakache