Il titolo non è la cosa peggiore. Il film è peggio, ad esempio.
Impresentabile.
Un personaggio che scatena istinti omicidi (la cameriera che parla continuamente di vagina, passera, cespuglietta e masturbazione), una delle scene più trash di sempre (la lezione di educazione sessuale utilizzando una pizza) e l’intenzione di voler essere commedia provocatoria, mentre in realtà si tratta semplicemente di una cafonata in grado di far rimpiangere un CinePanettone. Prova ne sia che le cose migliori e più divertenti sono quelle in assenza della cameriera insopportabile.
Una quarantenne perde in un colpo solo lavoro e amore. Si rifarà riscoprendo il proprio corpo e di conseguenza la propria autostima, a voler trovare una chiave di lettura femminista non cafona.
Quando ho smesso di preoccuparmi e ho iniziato a masturbarmi (Året jag slutade prestera och började onanera, 2022) – di Erika Wasserman