Un discreto mattone, che tra l’altro si porta appresso un interrogativo che disturba non poco la visione: com’è possibile che si smarriscano? Vada per la manifestazione in epoca pre social che li separa, vada per il fatto che si sono conosciuti da poco, ma sanno benissimo dove cercarsi, sanno cosa fanno e cosa studiano, e ovviamente sanno dove si trova la loro alcova. Per non parlare del fatto che uno diventa un regista famoso (ancora più rintracciabile) e l’altro diventa medico (idem). Si dirà che i due amanti sono passati oltre, benissimo, ma non era così all’epoca della manifestazione, si amavano e basta, senza se e senza ma.
Che poi scusate: quando si ritrovano, quanto ci mette il regista a riconoscere il medico, pur con tutto il tempo trascorso? Sente la voce, sa come si chiama… Dai su…
Storia d’amore, di separazione e di nuovo incontro, diluita da anni che passano e vite che vanno avanti. Nulla di sconvolgente o di mai visto. Il protagonista ha la particolarità di innamorarsi di uomini che parlano male (eh? Cosa hai detto? Puoi ripetere e scandire meglio le parole?), un problema a dire il vero che riguarda diversi elementi del cast.
Magari i fan del regista apprezzeranno riferimenti che paiono autobiografici (non indaghiamo e non garantiamo); buon per loro.
Carino il finale.
Nuovo Olimpo (2023) – di Ferzan Özpetek