Bruttino, ma con due medaglie da appuntare al petto: le comparsate di Valerio Mastandrea e Achille Lauro, e l’assenza di parolacce e situazioni becere. Le buone notizie però sono finite: gli attori sono bruttini, non troppo bravini e il film adolescenziale, che pare voler alzare l’asticella, non riesce ad elevarsi.
Una quasi 16enne segnata da un trauma/lutto vaneggia di una morte imminente (la sua) e di cose da fare al più presto, prima della dipartita, incluso un colloquio di lavoro (a nemmeno 16 anni? Chettefrega?); in realtà in cima alla lista dei desideri c’è quello di farsi dare di contrabbasso, parliamoci chiaro.
Per il resto tutto a posto sul fronte musicale (colonna sonora per ggggiovani) e sul politicamente corretto-inclusivo, tra coppie omosessuali ed etnie rappresentate. Non ce ne libereremo mai più del politicamente corretto-inclusivo, soprattutto nei film adolescenziali, purtroppo.
Anni da cane (2021) – di Fabio Mollo