Il film è fatto bene, ha bei colori e brave attrici, tutto sommato, visto il non-argomento pure un ritmo accettabile, machissenefrega delle sboccate lettere anonime?
Tutti i sospetti cadono sulla protagonista cafona e volgarotta, perfetta per un CinePanettone, simpatica come una caldaia rotta il primo dell’anno. Poi sicuramente ci sarà tutto un sottotesto che ci è sfuggito e che non ci siamo minimamente impegnati ad afferrare, machissenefrega del vicinato e delle vecchiette turbate dalle lettere scandalose?
Oltretutto il/la vero/a colpevole viene rivelato/a di punto in bianco dal regista, senza alcuna poesia, quindi a maggior ragione deve esserci un significato che ci è sfuggito, eliminata anche la possibilità del “giallo”, col responsabile da indovinare. Ok, machissenefrega?
Spettacolare la “traduzione” italiana del titolo. Titolo originale: Piccole lettere malvagie. Titolo italiano: Cattiverie a domicilio.
Cattiverie a domicilio (Wicked little letters, 2023) – di Thea Sharrock