Una durata immensa (un’ora e quarantadue minuti) per un horror che evidentemente pensa di avere qualcosa di interessante o pauroso da raccontare. Non è così.
Un ragazzino morso da un cane indemoniato (contaminato da un albero maledetto; possiamo fermarci qui con le spiegazioni, vero? Grazie) diventa una specie di vampiro; non ha paura della luce o delle croci, non si trasforma in pipistrello, ma si nutre solo di sangue, meglio se umano.
Per quale motivo la madre – che è infermiera – non si affidi ai medici, tenendo inoltre presente che il ragazzino dopo l’aggressione subita è in un letto d’ospedale, non è dato sapersi. Preferisce riportarselo a casa e procurargli ovviamente di nascosto il necessario per la sopravvivenza.
Il giovine che sorseggia amabilmente e avidamente una sacca di plasma, armato di apposito tubicino, è una roba che non si può vedere.
In tema di cast, scarsino forte il ragazzino, mentre alla madre spetta l’onore delle armi per l’impegno, anche se il risultato è discutibile.
Blood (2022) – di Brad Anderson
PS: questo post lo trovate anche su https://lxbartoli.wordpress.com/, dove “emigrerò definitivamente a partire dal 1 ottobre.