Carino. Ma il primo pensiero, giunti ai titoli di coda, è che con un racconto del genere (e alcuni dialoghi “fulminanti” alla Woody Allen) a disposizione, questo film avrebbe potuto essere bello o bellissimo, non soltanto carino.
Giovane regista sufficientemente matto si ritira in campagna, con le sue paranoie e i suoi collaboratori più fidati, per concludere l’ultimo film.
Il protagonista è bravino, ma non bravissimo e con una faccia un po’ troppo pulita; le situazioni divertenti/improbabili non mancano e sono il bello della vicenda. Che ci sia del buono lo dimostra il fatto che alcune scenette tornano in mente dopo, a visione conclusa.
Lascia invece parecchio perplesso l’oggetto (un diario rinominato “Il libro delle soluzioni”) che dà il titolo al film, non necessario e solo a tratti tirato in ballo dal protagonista.
Il libro delle soluzioni (Le livre des solutions, 2023) – di Michel Gondry