Fosse una pagella l’indecisione sarebbe fra un 2 e un 3, ma non 0, grazie all’idea di base, alla fotografia satura, ad alcune inquadrature-omaggio a La Casa di Saim Raimi, e a qualche bella schifezza sanguinolenta.
Ma questa di fatto è una pagella, quindi dobbiamo motivarlo il 2 (o 3, non riusciamo a deciderci). Lo spunto per un horror è davvero buono: vedova inconsolabile raduna gli amici del marito defunto, con una strana idea in testa.
Note positive terminate, la sceneggiatura sbanda, continuando ad aggiungere “rivelazioni” sui rapporti amicali (in pratica è un raduno di gay, puttanieri e traditori) e non preoccupandosi di spiegare le regole del male che affiora.
Ma più di tutti a lasciare di stucco è il cast: mai visti attori così brutti e scarsi tutti assieme. Solo colpa del budget?
Eppure, nonostante tutto ciò, il film è talmente bizzarro da conservare il suo fascino. O forse no. Forse è solo il pensiero di cosa avrebbe potuto essere in mano ad altri sceneggiatori e attori.
Memory of the Dead (La memoria del muerto, 2011) – Valentín Javier Diment