Prosegue a vele spiegate la disastrosa campagna promozionale di “Forse le nuvole”

Allegato 1 - CopertinaProsegue a vele spiegate la disastrosa campagna promozionale di “Forse le nuvole”. Dopo una presentazione per pochi intimi, il mancato ingresso nella finale del Premio Letterario Ovidio, ecco una bella “stroncatura” in risposta alla recensione positiva, di qualche giorno fa, della professoressa Daniela Bergonzoni.

La stroncatura è firmata ma, su richiesta, non riporto nome e cognome. Diciamo che si chiama Mario e che non ci conosciamo personalmente: “La recensione della professoressa Bergonzoni ha suscitato la mia curiosità, tanto da indurmi a leggere “Forse le nuvole” con aspettative probabilmente eccessive, ma purtroppo rimaste deluse. Se è vero che lo stile è disinvolto e spontaneo, per quanto mi riguarda è anche vero che risulta poco accattivante.
E quell’antieroe (il protagonista/io narrante) che possiede una garbata ironia, non ha suscitato in me particolare simpatia/empatia, perché quella stessa ironia con cui tratteggia il mondo in cui vive e che lo circonda, risulta troppo sprezzante.

Ho trovato lento in certi punti il ritmo narrativo, probabilmente perché  giocato sulla visione monocorde del narratore, unico attore della scena, senza che ci siano interazioni realistiche tra i personaggi. Una visione distorta del mondo, probabilmente voluta, incentrata sul malessere esistenziale. Proprio in questo senso ho trovato il libro troppo autoreferenziale”.

Prosegue a vele spiegate la disastrosa campagna promozionale di “Forse le nuvole”ultima modifica: 2023-08-18T09:34:31+02:00da alexbartoli
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