Non un solo euro avremmo scommesso su questo film, complice il titolo inespugnabile – o traduci il titolo in italiano o lasci il film in lingua originale, altrimenti il cortocircuito mentale è assicurato -, invece eccoci qui a parlare di un’affrontabilissima vicenda adolescenziale, a tratti forse addirittura carina, che riesce ad evitare qualsiasi tipo di volgarità o situazione becera, pur indugiando a lungo, ad esempio, sulle mestruazioni.
La trovata di far parlare la protagonista con Dio (da cui il titolo) è la cosa meno interessante e riuscita; la giovane protagonista (brava, bruttina e soprattutto credibile) non ne avrebbe bisogno, e nemmeno la storia, che spazia in maniera leggera ma non superficiale nelle ricerche e sperimentazioni adolescenziali, con eleganza e tono da commedia. Meglio le questioni che riguardano la protagonista e le sue amiche, che non la “guerra di religione” all’interno della sua famiglia.
Are you there God? It’s me, Margaret (2023) – di Kelly Fremon Craig