Nonostante un finale caciarone e un titolo orribile, Sorella Morte si può guardare, essenzialmente per tre motivi: un buono spunto (una suora che da bambina vedeva la Madonna), una brava protagonista e un’ambientazione che si presta al genere horror, peraltro senza dover giustificare silenzi, penombra e lentezza, visto che la vicenda si svolge in un convento.
Spaventarsi è difficile, però le sedie che si spostano da sole o i fantasmi che bussano alla porta, in un convento, di notte, fanno la loro bella figura.
Ecco sul finale invece qualcosina da ridire c’è, un po’ deludente (meglio quando ancora non si conosce la verità) e un po’ confusionario, ma la durata contenuta aiuta a digerire il tutto.
Sorella Morte (Hermana muerte, 2023) – di Paco Plaza