Bruttino, tendente al soporifero.
Quattro più o meno arzille vecchie, tra le quali Gigliola Cinquetti, scappano dalla casa riposo per una gita, e con l’inganno ingaggiano come autista il nipote di una delle quattro. Volete forse che il nipote non risolva i suoi problemi di lavoro e d’amore, e che le vecchie non si regalino una botta di vita, il tutto grazie alla situazione che si viene a creare?
Qualche scena abbastanza divertente c’è, ad esempio l’arringa pro marijuana della vecchia in commissariato, ma il cast è quel che è (per il ruolo del nipote sarebbe servito un nome “forte”) e in più l’atmosfera è da telefilm.
Trattasi di commedia dolceamara che qua e là vorrebbe strappare una lacrimuccia, con scarsissimi risultati. Il film dura poco ma troppo, sono 95 minuti che paiono molti di più.
L’età giusta (2023) – di Alessio Di Cosimo