Più che un film – storia di un gamer che diventa un pilota vero -, una marketta imperiale a diversi grandi marchi, con la scusa della vicenda in ambiente automobilistico, strapieno di sponsor in bella vista.
Sarà che frega niente di simulatori di gioco e corse automobilistiche e che quindi non avevamo alcun valido motivo per guardarlo, ma…tutto qui? E non durerà un filino troppo (128 minuti)?
Da profani disinteressati manca l’unica cosa che ci saremmo aspettati, scene mozzafiato da micanormali, invece a parte uno spettacolare incidente e un “gioco di magia” allo scoccare però della seconda ora, l’aspetto ludico delude. Poi per carità, tutto può essere, volendo lo spettatore può esaltarsi per una ripetitiva sequenze di sgasate e sorpassi, ma ci pare improbabile.
A ciò aggiungete che sulla qualità del cast è meglio soprassedere (un protagonista un po’ più bellino e bravino non c’era?), che non si capisce come mai il manager cambi idea sul gamer-pilota in una frazione di secondo e che manca completamente il rapporto tra pilota e personale di fatica del box (i meccanici all’inizio perplessi sono solo sfumati), unico aspetto, quest’ultimo, che avrebbe potuto destare il nostro interesse.
Gran Turismo – La storia di un sogno impossibile (Gran Turismo, 2023) – di Neill Blomkamp