Film a caso in pillole: Clock

p7g4HgzZ5CbLqCkBGpeJaT4boevInguardabile, ad essere buoni.

Thriller-horror psico-ginecologico (non mancano i dettagli di visite e parti) che pare toccare l’apice del trash con l’immagine-incubo di un feto a penzoloni sotto la madre, attaccato al cordone ombelicale, modello pendolo, ma si supera col primo piano di un pene ferito da un marchingegno inserito nella vagina, col proprietario del pene che urla alla compagna: “Cosa c’è li dentro?”.

Insomma, pur essendo inguardabile, è un film da vedere assolutamente, anche soltanto per “ammirare” la performance della protagonista quando piange o fa la gattina in calore. Imbarazzo totale.

Per farsi venire voglia di avere un figlio, visto che tutti tranne lei vogliono che abbia un figlio (possiamo fermarci qui, vero?), si rivolge a una clinica all’avanguardia. La terapia pare funzionare, ma la paziente inizia a vedere ragni e donne giganti e basta così per carità.

Non mancano un finale improponibile, il politicamente corretto e inclusivo (la migliore amica incinta è lesbica) e il tocco di fantascienza, legato al fatto che solo in un film una carina come lei può essere innamorata di un brutto come lui. La sensazione, purtroppo, è che parecchie delle situazioni proposte siano metaforico-allegoriche-simboliche e che il film abbia qualche velleità seria. Machissenefrega?

Clock (2023) – di Alexis Jacknow

Film a caso in pillole: AKA

CatturaImpresentabile.

Va bene che nell’epoca del politicamente corretto e dell’inclusività essere belli è sbagliato, ma è normale scegliere un protagonista con un faccione simile? Sullo schermo non vogliamo vedere gente brutta come noi, è cinema, fateci sognare.

Intendiamoci, il film ha dei problemi che prescindono dall’attore principale, diversi passaggi non sono chiarissimi e in generale dura troppo (due ore) per avere così poco di interessante da raccontare, ma di certo un protagonista antiestetico non aiuta (col bimbo va anche peggio, è proprio brutto). Prova ne sia che un ex calciatore, Eric Cantona, che interpreta il boss, al confronto pare il De Niro dei giorni migliori.

Un agente speciale si infiltra in una banda di malviventi per rintracciare un terrorista. Ma di fatto la caccia al terrorista si perde nei meandri di una vicenda che pare più interessata ai due brutti, il protagonista e il bimbo, salvo poi tornare a occuparsi del terrorista in un delirante finale.

AKA (2022) – di Morgan S. Dalibert

Film a caso in pillole: Close

CatturaBel film, al netto di una telecamera che fa venire il mal di mare, perennemente in movimento e in costante ricerca dei primi piani.

La premessa però è doverosa: l’abbiamo visto senza sapere nulla della trama, quindi quel che accade dopo tre quarti d’ora è una sorpresa totale, che ovviamente contribuisce al giudizio positivo.

Sembra una storia tra due ragazzini amicissimi (forse pure qualcosa in più che amicissimi), ma a un certo punto accade qualcosa di grave, che sposta il focus narrativo ed emotivo su altro.

Di una bravura imbarazzante il ragazzino biondo, opportuna una durata che supera di poco quella di una partita di calcio.

Close (2022) – di Lukas Dhont

Film a caso in pillole: State of consciousness

downloadImpresentabile, nonostante una prima parte sopportabile e addirittura vagamente interessante.

L’inizio è buono, a dirla tutta: è un assassino o un matto o tutti e due? Davvero nel manicomio all’avanguardia in cui lo hanno ricoverato gli hanno fatto il lavaggio del cervello?

La seconda parte invece è un delirio, non solo nella testa del protagonista, un attore scarsino forte che però viene rivalutato dalla performance della sua compagna in versione tossica, una roba che non si può neanche raccontare. Beh, insomma, lui poco per volta, un po’ troppo lentamente per gli spettatori, scopre la verità, deludente e sconclusionata. Ma c’è di peggio: il finale pare alludere a un secondo capitolo. Per carità, non facciamo scherzi.

Impronunciabile il titolo, che non si capisce perché non sia stato tradotto in italiano pari pari, visto che “coscienza” a differenza di “consciousness” è pronunciabile senza particolari difficoltà.

State of consciousness (2022) – di Marcus Stokes

Film a caso in pillole: Bandit

maxresdefaultImproponibile.

La storia poco avvincente – di conseguenza ben poco interessante – di un rapinatore di banche.

Che uno pensa: beh, ma saranno delle rapine spettacolari o bagnate di sangue. No.

Beh, ma allora ci sarà un protagonista bravo. No, anonimo. E mettergli vicino uno carismatico come Mel Gibson, anche solo per un ruolo secondario, è cattiveria pura.

Beh, ma almeno durerà poco. No, due ore. Una sofferenza arrivare ai titoli di coda.

Bandit (2022) – di Allan Ungar

Film a caso in pillole: I migliori giorni

locandinaGuardabilissimo, forse addirittura bello. Ma del resto quando un film ha qualcosa da dire o da raccontare (non è scontato), è più facile risulti interessante.

Quattro episodi: cena di Natale con litigi famigliari; Natale alla mensa dei poveri per ripulirsi l’immagine; coppia in crisi nel giorno di San Valentino; conduttrice tv con problemi personali e professionali.

Il terzo episodio è quello che probabilmente meriterebbe un film tutto suo, è “piccante” ma non banale e tocca il picco con la confessione di Luca Argentero dopo 25 anni di matrimonio, ma è anche l’episodio che smuove il nervosismo per la deriva inclusiva e politicamente corretta (in pratica è un microcosmo lesbo).

“I migliori giorni” ha anche e soprattutto tanti bravi attori/attrici, da Valentina Lodovini al già citato Argentero, da Edoardo Leo ad Anna Foglietta, da Greta Scarano a Max Tortora e Stefano Fresi. A proposito: impietoso il confronto tra Fresi e Claudia Gerini, che si urlano in faccia rabbia e cose non dette; Fresi bravissimo, la Gerini…eh…beh…insomma…

I migliori giorni (2023) – di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo

Film a caso in pillole: L’innocente

locandinaIn periodi di crisi – e il cinema in crisi lo è perennemente, in tema di storie inutili portate sullo schermo – un 6 a un film del genere lo si può dare.

La vicenda è carina: la madre sposa un galeotto, il figlio dalla diffidenza iniziale passa alla complicità col galeotto.

Tra le cose che stonano ci sono la madre innamorata, che più che una madre innamorata sembra un’adolescente con le scalmane, e il colpo che vede protagonisti non solo il galeotto e il figlio dell’adolescente attempata, ma anche un’amica del figlio, con comportamenti un po’ troppo forzati anche per un film.

Un grande pregio è comunque la durata contenuta, che aiuta sempre.

L’Innocente (L’Innocent, 2022) – di Louis Garrel

Film a caso in pillole: Masquerade – Ladri d’amore

locandinaUn problema generico (troppo lungo, oltre due ore) e uno specifico (un coprotagonista rivedibile), ma per il resto il film si può guardare.

Lui è il toyboy mantenuto di un’attrice sul viale del tramonto, lei una spregiudicata cacciatrice di dote; si innamorano e decidono di unire le loro menti diaboliche per incassare, lui dall’attrice e lei da un uomo sposato. Ma il tutto si complica (pure troppo).

Capolavoro assoluto il titolo italiano (Masquerade – Ladri d’amore), che rivista l’originale francese “Mascarade” senza alcun valido motivo.

Masquerade – Ladri d’amore (Mascarade, 2022) – di Nicolas Bedos

Film a caso in pillole: Sì, chef

locandinaL’idea è carina: una chef di un ristorante di lusso si trova a lavorare, suo malgrado, in una scalcinata mensa per giovani immigrati. E infatti il film, fin che gioca sul contrasto, è divertente. Il problema è quando si sposta sulla “redenzione” della tracotante chef, che impara ad apprezzare le piccole cose, il valore dell’empatia e bla bla bla. Sviluppo scontato, fino ad un finale disgustosamente iperbuonista.

Il film comunque, grazie a una giusta durata (appena meno di una partita di calcio), si può guardare. Ma se volete risparmiare qualcosina potete guardare la prima ora e lasciar perdere il resto.

Sì, chef! (La brigade, 2022) – di François Cluzet e Audrey Lamy

Film a caso in pillole: Fenómenas – Indagini occulte

CatturaInguardabile.

Film che a pieno titolo si inserisce nel filone “machissenefrega?”.

Gruppetto di indagatori del paranormale si trova ad affrontare uno spirito maligno che ha preso dimora in una casa e…niente, non è che succeda molto altro e la spiegazione finale è indecente.

Un po’ commedia (ma solo nella prima parte), un po’ sedicente horror: riesce a non divertire, a non spaventare e, soprattutto, a non rendersi minimamente interessante.

Bel filmettino, necessario. Grazie per l’ora e mezza sprecata a guardarlo.

Fenómenas – Indagini occulte (Phenomena, 2023) – di Carlos Therón

Film a caso in pillole: Tár

CatturaL’inizio è devastante (quasi 5 minuti di titoli, in sottofondo una vocina irritante che canta una canzone irritante) e la durata solo a citarla mette freddo (2 ore e 35 minuti!), ma per qualche strano fenomeno soprannaturale il film si può guardare. Non possiamo garantire sul fatto che sia affrontabile tutto in una volta, noi non ce la siamo sentita e lo abbiamo visto a puntate, ma il carisma della protagonista Cate Blanchett aiuta parecchio a rimanere lì.

Storia di una direttrice d’orchestra, fondamentalmente un essere spregevole, e della sua caduta, personale e professionale.

Il film perde ritmo sul più bello (magari è solo stanchezza da visione prolungata), ma è indubbio il fascino che esercita l’ambientazione classica (nel senso di musica classica).

Incredibile lo 0 su 6 ai premi Oscar, che però testimonia si tratti di un film da vedere (una volta sola), tenendo sempre presente l’improponibile vincitore – aspetta che guardo su google come si scrive – Everything eccetera eccetera.

Tár (2022) – di Todd Field

Film a caso in pillole: Music box – Prova d’accusa

CatturaPer dire quanto ne capiamo di cinema: Jessica Lange, che per questo ruolo ha ricevuto una candidatura all’Oscar (non vinto), secondo noi è l’anello debole di un film che non è vecchissimo ma non è invecchiato benissimo (tradotto: con la storia a disposizione, si poteva fare meglio).

La vicenda è una bomba: da un giorno all’altro si ritrova accusato di essere un criminale di guerra nazista. La figlia, avvocato, lo difende.

Il presunto criminale ha la faccia giusta – un po’ impiegato delle Poste, un po’ serial killer –, l’avvocata Lange invece non convince: è a lei che ruota attorno un “giallo” che forse potrebbe giocarsi meglio il dubbio, ma che solletica il fascino del male col racconto dei crimini.

Fatto sta che il film, nonostante il titolo orribile, merita ampiamente di essere visto.

Music box – Prova d’accusa (Music box, 1989) – di Costa-Gavras

Film a caso in pillole: Godland – Nella terra di Dio

locandinaInaffrontabile, non solo per la durata da denuncia penale (due ore e diciotto minuti).

Prete danese in spedizione verso un paesino islandese sperduto, accompagnato da gente che non parla la sua lingua, per costruire una chiesa. A un certo punto l’interprete muore, così, per una caduta in acqua durante il guardo di un fiume a cavallo, da un’altezza di un metro (ripetiamo: sull’acqua. Di cosa muore? Congestione, forse?). Dopo un’ora e cinquanta minuti, vale a dire quando il film dovrebbe essere già finito da 20 minuti, se solo esistesse una legge che impedisse ai film di durare più di una partita di calcio, il prete si azzuffa per futili motivi con un tipo poco simpatico, e finalmente qualcosa di interessante accade. Ma rimanere svegli è impresa riservata a chi di cinema ne capisce sul serio, non agli spettatori da bar come noi.

Silenzi…ampi spazi…lentezza…paesaggi …canzoni popolari… il cocktail è micidiale. Maledetto il cinema d’essai.

Godland – Nella terra di Dio (Vanskabte Land, 2022) – di Hlynur Palmason

Film a caso in pillole: Bacio! Bacio!

8040274.3Impresentabile.

Ennesimo film su un matrimonio in vista, col casanova di turno (con quella faccia lì?) che si innamora della bonazza di turno a un passo dall’altare. Inizio delirante, col “casanova” (un incrocio tra Alessandro Siani e Francesco Renga, ma brutto) che lascia lavoro e fidanzata per seguire la bonazza, appena vista di sfuggita, su un bus. Se questo è l’inizio, figuratevi il resto. Il “casanova” oltre a essere brutto (non è una colpa) fa smorfie e faccine simpatiche come un attacco di colite (questa invece è una colpa). Poi ci sono anche il fratello del casanova, ancora più brutto di lui, innamorato di una più brutta di lui e del casanova, e un malvivente che minaccia i due fratelli, ma abbiamo già dimenticato il motivo.

Proprio un bel filmettino, fatto bene, con bella gente, con attori bravi e simpatici, grazie.

Bacio! Bacio! (Gorzko, gorzko!, 20239 – di Tomasz Konecki

Film a caso in pillole: Il primo giorno della mia vita

locandinaBruttino, purtroppo.

Purtroppo perché il regista è lo stesso di quel quasi capolavoro che è “Perfetti sconosciuti”, purtroppo perché ci sono Toni Servillo e Valerio Mastandrea, due che probabilmente riuscirebbero a catalizzare attenzione anche se recitassero dentro un’armatura. Ma tant’è, sconti non se ne fanno.

Toni Servillo, essere non identificato, ha una settimana di tempo per convincere quattro suicidi a recedere dal loro intento.

Problemi in ordine sparso: la vicenda che riguarda Mastandrea – troppo più bravo degli altri tre – è troppo più interessante delle altre tre, c’è uno sbilanciamento clamoroso; quando parla la ragazza sulla sedia a rotelle non sempre si capisce (eh? Cos’hai detto? Puoi ripetere e scandire meglio le parole?); la speranza che i protagonisti facciano mille domande sull’aldilà a Servillo rimane delusa; il film a un certo punto si mette a pontificare (“L’unica cosa che conta è che abbiate nostalgia della felicità, così avrete voglia di cercarla”); l’esito del confronto finale Servillo-Mastandrea è telefonatissimo, anche se la chiusura del film è carina.

Il primo giorno della mia vita (2023) – di Paolo Genovese

Film a caso in pillole: Nome in codice Banshee

unnamedImpresentabile.

Talmente interessante ed avvincente da non saperne raccontare la trama, ammesso che ci sia.

Una protagonista anonima e Antonio Banderas, con capelli e barba rossicci, devono fare qualcosa. Anzi no, qualcuno li cerca per ammazzarli. No, aspettate, non è neanche così. Banderas è un ex agente segreto che con l’anonima agente segreta (o sono due sicari?) aveva preso parte a un’operazione che… boh… macchisenefrega.

Nome in codice Banshee (Code name Banshee, 2022) – di Jon Keeyes

Film a caso in pillole: Confess, Fletch

locandinaSi capisse qualcosa questo giallo-commedia non sarebbe affatto male, il protagonista è un personaggio interessante, non convenzionale, l’attore che lo interpreta è bravo (Jon Hamm chi? Una di quelle facce da “dov’è che l’ho già visto?”), pure gli investigatori sono personaggi interessanti e divertenti, e in generale il ritmo e i dialoghi sono buoni, almeno nella prima parte.

Però torniamo alla premessa: capito poco, quasi nulla dell’indagine. Quadri rubati, un rapimento, un omicidio…una roba così. Problema nostro che non siamo stati abbastanza attenti. Forse.

 Confess, Fletch (2022) – di Greg Mottola

Film a caso in pillole: L’esorcista del Papa

downloadImpresentabile.

765esimo film – solo nell’ultima settimana – su un esorcismo.

Russel Crowe ha un’espressione che più o meno corrisponde a “ma che sto facendo?” e il guaio è che avendo speso tutti i soldi per lui, il resto del cast è quel che è (il bimbo indemoniato e sua madre sono improponibili). In cotanto cast fa la sua onesta figura Franco Nero in versione papale.

Che uno pensa: beh, ma se hanno fatto l’ennesimo film su un esorcismo avranno chissà quali novità da proporre o quali scene mirabolanti da mostrare. No, nulla di tutto ciò. Con l’aggravante di un’irritante caciara finale.

L’esorcista del Papa (The Pope’s exorcist, 2023) – di Julius Avery

Film a caso in pillole: 65 – Fuga dalla Terra

CatturaGrazie al cielo ogni tanto capita di imbattersi in un film da massacrare impunemente, tipo questo.

Inguardabile.

Tra Adam Driver che si rimette a posto da solo una spalla lussata che manco Rambo o la ragazzina che assalta un tirannosauro con un osso intinto in succo di bacche velenose (non stiamo dicendo cose a caso, ve lo assicuriamo), non si sa se ridere o piangere.

65 milioni di anni fa. Driver è un esploratore spaziale che in seguito a un scontro con meteoriti atterra sul nostro pianeta, abitato dai dinosauri. Gli unici sopravvissuti allo schianto sono lui e una bimba, per tornare sul loro pianeta devono raggiungere la capsula di salvataggio.

Che uno pensa: sarà un film fatto unicamente per mettere in scena spettacolari scene di dinosauri. No. Aggiungete che non c’è mai la sensazione, nemmeno per un secondo, che Driver o la bimba possano essere macellati da un dinosauro, e nemmeno che la missione possa fallire.

65 – Fuga dalla Terra (65, 2023) – di Scott Beck e Bryan Woods

Film a caso in pillole: Ghosted

CatturaDura troppo (un’ora e tre quarti) senza averne motivo, ma il suo lo fa: intrattenimento puro, che mischia commedia sentimentale con film d’azione.

Si conoscono e dopo una notte passata assieme lui decide di farle una sorpresa; scoprirà che lei non è affatto l’esperta d’arte che dice di essere.

Se già sapete qual è il vero mestiere allora il voto del film scende, visto che per arrivare al dunque occorre un bel po’; noi – abituati a conoscere il meno possibile della trama – la sorpresa ce la siamo goduta.

 Funziona in ogni caso il post rivelazione, coi due innamorati (gli azzeccati Chris Evans e Ana De Armas) che bisticciano durante situazioni improbabili. E a funzionare è anche il fatto di poter contare su volti noti, che ogni tanto compaiono a sorpresa in ruoli secondari, da Adrien Brody a Ryan Reynolds.

Ora però non vorremmo esagerare, non è certo un filmissimo. E’ solo un guardabile film d’intrattenimento che comunque dura troppo.

Ghosted (2023) – di Dexter Fletcher