Puro intrattenimento d’alto livello, forse più fruibile a puntate, vista la durata immorale (2 ore). Ma siamo ai dettagli; il film, un misto di autoironia ed esagerazioni, si guarda. Ed è difficile non pensare a Quentin Tarantino, visto il sangue che scorre, i personaggi bizzarri, i dialoghi e le situazioni improbabili, come ad esempio interrompere un combattimento per rispondere al telefonino.
Alcuni agenti speciali/killer si ritrovano, a loro insaputa, sullo stesso treno. Ognuno di loro ha una missione, che però andrà a sbattere contro quella dei colleghi.
Nota di merito per i coreografi dei duelli, per nulla banali in uno spazio angusto come quello del treno. In grande spolvero Brad Pitt, diversi i volti noti che spuntano a sorpresa in ruoli secondari.
Bullet Train (2022) – di David Leitch