Film a caso in pillole: L’effetto farfalla

CatturaIrricevibile.

Due ore di film con una trama inutilmente incasinata, diversi passaggi poco logici, e un protagonista che assomiglia un po’ a Robin Williams e un po’ ad Andrea Pucci. Attenzione poi a non confondere l’atmosfera cupa con la fotografia scura.

La trama, al netto delle complicazioni, sarebbe anche carina. E infatti l’inizio si può guardare: un ragazzino in fuga viene trovato con il passaporto di un uomo scomparso quattro anni prima e accusato di pedofilia.

Il problema è che l’impalcatura scricchiola paurosamente. Qualcosa può essere sia sfuggito a noi, ma le domande sono davvero tante: perché il ragazzino ricompare col passaporto del tizio? Ok, ha visto qualcosa di troppo, ma dove l’ha preso e perché? Perché cercano un cadavere in un laghetto di notte? Non possano aspettare la mattina dopo? Come fa la tizia in un minuto (cronometrato) a passare dal balcone, dove sta fumando una sigaretta, alla vasca da bagno con le vene tagliate, nel tempo che impiega la polizia a bussare ed entrare? O il montaggio non chiarisce che si tratta di due sequenze distinte? Possibile il responsabile di tutto il complotto nasconda il cadavere a un passo dalla sua proprietà? Possibile facciano così presto a smontare le accuse di pedofilia? Perché nessuno l’aveva fatto quattro anni prima? Tutti corrotti?

Ma soprattutto: perché il titolo originale è “L’effetto Marco” (il nome del ragazzino) e il titolo italiano è “L’effetto farfalla”?

L’effetto farfalla (Marco effekten, 2021) – di Martin Zandvliet

Film a caso in pillole: L’effetto farfallaultima modifica: 2024-03-24T16:08:16+01:00da alexbartoli
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *