La breve durata (un’ora e un quarto e spiccioli) aiuta a rendere quasi presentabile un film che in realtà non lo è. Perché a fronte di qualche battuta/situazione riuscita, ci sono scenette raggelanti (l’esame universitario in stile Pantera Rosa e Ispettore Clouseau, per non parlare della video telefonata col morto) difficili da dimenticare, purtroppo. Idem il gran dispendio di buoni sentimenti di cui la pellicola è infarcita, sempre purtroppo.
Non aiuta l’interpretazione di Alessandro Siani (qui anche regista), che sottolinea le sue battute con tono della voce e gestualità, cosa che salta immediatamente all’occhio e all’udito, visto che i “fratelli” Dino Abbrescia e Cristiana Capotondi recitano “normalmente”. Cifra stilistica voluta? De gustibus…
Tre fratelli si ritrovano in occasione della morte del padre; emergeranno segreti dal passato, che riguardano loro tre e pure la madre, letteralmente una vedova allegra.
Succede anche nelle migliori famiglie (2024) – di Alessandro Siani