Goiellino. Forse perché sconosciuto, forse per le zero aspettative, forse perché corto (dura meno di una partita di calcio), forse per la storia semplice ma efficace e raccontata bene, forse per gli attori sconosciuti ma altrettanto efficaci, forse per i dialoghi essenziali, forse per la telecamera “mobile”, che va a cercare i primi piani e detta i ritmi.
Tutto in una notte: ragazza ritrovata in fin di vita, dopo uno stupro, vicino a un campo di zingari. Il fidanzato e un suo amico tentano la caccia al colpevole, chiedendo aiuto a un boss della malavita locale.
La cosa peggiore è sicuramente il titolo, che non abbiamo capito (o l’hanno spiegato e ci siamo distratti?), ma pur essendo a basso costo, il film si fa dare del lei.
Il codice del babbuino (2018) – di Davide Alfonsi, Denis Malagnino