Un pugile fa il pugile. Fine.
Che poi la storia si svolga nell’Inghilterra del 1800 cambia nulla, è solo una variante di un già visto e stravisto, accompagnato da una qualità da telefilm. Il pugile viene dai bassifondi. Come Rocky. Fa allenamenti estrosi. Come Rocky. Ha problemi a un occhio. Come Rocky. E il finale ovviamente è “epico”. Come uno o tutti i Rocky, ora non ricordiamo di preciso.
Da segnalare anche una fotografia fiabesco-artistica, al limite della sfocatura, un protagonista anonimo (roba da non saperlo riconoscerlo in una foto 5 secondi dopo la fine del film) e la presenza part time di Russel Crowe, che giustamente non se l’è sentita di figurare come sempre presente in un film del genere.
Prizefighter. La Forza del Campione (Prizefighter: The Life of Jem Belcher, 2022) – di Daniel Graham