Non sarebbe neanche malaccio, se solo non durasse 110 minuti (un abominio, per un film horror) e ne sprecasse 40 a parlare dei fatti suoi e ad inquadrare la situazione. Che poi non si capisce cosa ci sia da inquadrare, visto che la presenza di Dracula la annunciano a priori il delirante titolo italiano e il manifesto, in più la vicenda si svolge su una nave, quindi si tratta solo di assistere alla macellazione dell’equipaggio.
Quando, finalmente, Dracula sgranocchia il primo marinaio siamo al minuto numero 42; di qui in poi, come detto, il film non è affatto male e pur portando sullo schermo un personaggio un tantinello inflazionato, ha un paio di buone trovate, tipo mostrarlo con fattezze più mostruose che umane, oppure presentarlo come un perfetto sconosciuto agli occhi della ciurma (perciò niente croci, aglio, acqua santa e paletti di legno).
Non abbiamo capito perché non incendino e affondino la nave in pieno giorno, mentre Dracula è costretto a stare nascosto nella stiva, e se ne vadano con le scialuppe di salvataggio. Ma probabilmente lo spiegano e ci siamo distratti.
Demeter – Il risveglio di Dracula (The last voyage of the Demeter, 2023) – di André Øvredal