Film a caso in pillole: La zona d’interesse

CatturaL’emozione è doppia. Uno: cielo, un bel film. Due: una volta tanto l’Oscar (in questo caso al film straniero) non l’hanno assegnato a caso, “Zona d’interesse” lo merita tutto.

Parlare di olocausto al cinema è una giocata facile e spesso ruffiana, l’argomento si presta al pugno allo stomaco, ma è proprio qui che “Zona d’interesse” spariglia il mazzo di carte: non mostra una sola scena di violenza, gioca “pulito”, lavorando sulla sottrazione, ma riuscendo ugualmente a provocare sgomento e indignazione.

La banalità del male passa attraverso la tranquilla vita del comandante di Auschwitz e della sua famiglia, che abitano in una lussuosa villa attaccata al campo di sterminio: sanno tutto, il regista non lascia dubbi, ma vivono la situazione con estrema naturalezza, come si trattasse di un impiego come un altro. In sottofondo, ogni tanto, urla e spari, mentre camere a gas e camini lavorano a getto continuo.

Freddi, pettinatissimi e azzeccatissimi gli attori, quasi sempre inquadrati a debita distanza.

Apertura e chiusura con schermo nero e musica inquietante. E’ un bel film, nemmeno lungo, che non se ne va, nemmeno quando finisce.

La zona d’interesse (The zone of Interest, 2023) – di Jonathan Glazer

Film a caso in pillole: La zona d’interesseultima modifica: 2024-03-14T16:02:24+01:00da alexbartoli
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