Inguardabile. E inaffrontabile, tenuto conto delle 2 ore e 10 minuti di durata (mortacci sua).
Trattasi di sedicente thriller in cui tornano in voga i delitti di un serial killer, ritenuto in carcere. O una roba del genere. Capire e rimanere concentrati non è facile, tenendo conto della durata, del buio (da non confondersi con l’atmosfera cupa, qui la pellicola è buia, è un’altra cosa) e degli sbalzi temporali con cui viene raccontata la vicenda.
Pare di capire ci sia un bel colpo di scena dopo un paio d’ore di film, una congiura o qualcosa di simile, ma chi può arrivare lucido alla seconda ora? Noi no di certo.
Una cosa che spaventa comunque c’è, a parte la durata: la bruttezza degli attori. Tutti. Metterne almeno uno carino nel cast sembrava così sbagliato e politicamente scorretto?
The execution (Казнь, 2021) – di Lado Kvataniya