Film a caso in pillole: Adagio

CatturaNon  così bello come sarebbe logico attendersi visti regista e cast. Ribaltando la questione: con attori meno bravi e conosciuti saremmo così indulgenti? Probabilmente no.

Il film dura tantissimo (due ore) e impiega un bel po’ a prendere ritmo; Pierfrancesco Favino è vero che interpreta un malvivente malato oncologico, ma pare Nosferatu; Francesco Di Leva è uno spreco assoluto, ha poche battute e un ruolo marginale; Valerio Mastandrea e Toni Servillo non si discutono, ma la parte e la performance migliore sono quelle di Adriano Giannini, carabiniere corrotto che ricatta il figlio di un criminale per fare soldi.

Non tutti i passaggi della vicenda – a livello di comprensione – scorrono via lisci, ma il film è volutamente “sporco”, ambientato in una Roma quasi post apocalittica, tra afa, incendi e interruzioni di corrente elettrica. La curiosità di vedere come va a finire c’è, quindi il suo lo fa. E’ intrattenimento di classe.

E’ un brutto film? No, certo che no.

Era lecito attendersi di più col potenziale a disposizione? Sì, certo che sì.

Adagio (2023) – di Stefano Sollima

Film a caso in pillole: Adagioultima modifica: 2024-04-05T09:05:59+02:00da alexbartoli
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